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29/10/2024 17:30
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, ha definito “una soluzione rispettosa di tutti”, la decisione di Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano, di fare un passo di lato e di autosospendersi vista l’indagine a suo carico nell’inchiesta sui dossieraggi e hackeraggi abusivi con al centro la società Equalize srl (di cui Pazzali è socio al 95 per cento).

E a proposito della richiesta di scoprire i “mandanti” avanzata dal ministro del turismo Daniela Santanché e dal presidente del Senato Ignazio La Russa, Fontana ritiene che si tratti di "una cosa piu' commerciale”.

Il passo indietro da parte di Enrico Pazzali, il manager al centro della nuova inchiesta sui dossieraggi, è arrivato nella serata di lunedì 28 novembre. Pazzali si è autosospeso dal suo ruolo di presidente della Fondazione Fiera Milano per potersi difendere legalmente senza creare ulteriori imbarazzi, a maggior ragione ora che la Dda di Milano ha depositato il ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere per lui gli arresti domiciliari.

Gli avvocati Federico Cecconi e Fabio Giarda, legali di Enrico Pazzali, spiegano in una nota che il loro assistito ribadisce la propria fiducia nell'operato della magistratura e che ha deciso di autosospendersi a tempo indeterminato dal ruolo di presidente di Fondazione Fiera Milano, ente non coinvolto all'inchiesta, per "poter più efficacemente e rapidamente chiarire la propria estraneità ai fatti che gli sono contestati".

Sugli altri nomi finiti nell’inchiesta milanese che avrebbe scoperchiato una rete di hacker che si sarebbe occupata di spionaggio politico e industriale, figurano Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci, rispettivamente il “super poliziotto" e l’hacker.

Secondo le carte dell’inchiesta, i due volevano tenere all'oscuro Pazzali di parte della propria attività in quanto “lo giudicano troppo disinvolto nella gestione delle informazioni riservate che gli vengono fornite".