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17/04/2025 16:15
Il conto alla rovescia è partito: nel 2027 si chiude l’era Sala, e nel centrodestra è già caccia al nome giusto per tentare l’impresa. Dopo tredici anni di centrosinistra, tra Pisapia e l'attuale sindaco, l’obiettivo è uno solo: riprendersi Palazzo Marino. Ma il cammino, a giudicare dai primi scambi, si preannuncia tutto fuorché lineare.
Il nome di Maurizio Lupi, ex ministro, veterano della politica milanese, torna ciclicamente nei discorsi, anche se – secondo le indiscrezioni – a rilanciarlo sarebbe stata una cena pre-pasquale a casa La Russa. «Il futuro di Milano non si decide a tavola», ha subito puntualizzato Antonio Tajani, leader di Forza Italia, stoppando l’idea con garbo, ma non troppo. Per Tajani serve un profilo civico, per non politicizzare lo scontro”, altrimenti – dice – «si fa un favore alla sinistra».
E se qualcuno pensava di affiancare a Lupi la direttrice del Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah, per dare un tocco culturale all’operazione, ha ricevuto una risposta secca quanto teatrale: «Ringrazio per la stima, ma la mia ambizione è far durare il mio teatro più di me. Altro che sindaco», conclude la direttrice del Parenti.
Intanto nel centrodestra si cerca la quadra, tra chi sogna l’uomo forte e chi punta sul volto nuovo. si fanno nomi, si smentiscono nomi, si apparecchiano strategie. Ma Una cosa è certa: a Milano la campagna è già cominciata, anche se ufficialmente si voterà tra due anni.