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31/10/2024 13:18
Un piano di stabilizzazione pluriennale contro il precariato e un adeguamento degli stipendi, in linea con il costo della vita e l’importanza del ruolo educativo, sono le principali richieste dei lavoratori della conoscenza, per lo più insegnanti e personale ausiliario delle scuole che giovedì mattina hanno scioperato a Milano in piazza Santo Stefano.

Al centro della polemica la nuova legge di bilancio che, secondo il sindacato umilia i lavoratori: stando ai dati, infatti, per recuperare il potere d’acquisto degli insegnanti, nella manovra alla scuola servirebbe 32 miliardi, mentre il Governo ne ha stanziati solo 8


Attualmente, il settore della scuola vive un paradosso frustrante, da un lato migliaia di insegnanti precari dall’altro altrettante cattedre vuote, con gli istituti che faticano a coprire i posti necessari per garantire continuità didattica e spesso devono ricorrere a supplenti senza però riuscire a stabilizzare il copro decente.

In più l’inflazione e il costo della vita rendono ancora più difficile da situazione, con gli stanziamenti governatiti che non sono sufficienti, ad allineare gli stipendi con il potere d’acquisto di qualche anno fa, non riconoscendo così anche il valore educativo e sociale della loro professione